La poesia, è questa la vera libertà di Pierluigi Cappello

La lettura, la scrittura, la poesia sono state le intime compagne di Pierluigi Cappello. Forse il più splendente tra i poeti italiani contemporanei, Pierluigi Cappello è vissuto nel suo Friuli cinquant'anni, trentaquattro dei quali tra il letto e la sedia a rotelle: un corpo insensibile il suo, una barriera da trascinarsi addosso, impossibilitato a compiere … Leggi tutto La poesia, è questa la vera libertà di Pierluigi Cappello

Quella di Arturo è un’isola che non c’è

Forse, la nostra natura ci porta a considerare i giochi dell’imprevisto più vani e arbitrari, troppo, di quel che sono. Così, ogni volta, per esempio, che in un racconto, o in un poema, l’imprevisto sembra giocare d’accordo con qualche segreta intenzione della sorte, noi volentieri accusiamo lo scrittore di vizio romanzesco. E, nella vita, certi avvenimenti … Leggi tutto Quella di Arturo è un’isola che non c’è

Dolore, dissacrazione e inconcludenza: così nacque Il primo Dio

Poche volte capita di assistere alla germinazione della follia sin dai primi, delicatissimi momenti dell'infanzia. Li chiamano anni verdi, dove grazia e amore e spensieratezza nascondono agli occhi dei bambini la natura del mondo e il concetto di sofferenza. Non così fu per Emanuel Carnevali, al secolo Manuel Federico Carlo Carnevali. D'altra parte il suo … Leggi tutto Dolore, dissacrazione e inconcludenza: così nacque Il primo Dio

“Non conquistammo che sabbia”


Credo di interpretare correttamente il pensiero di Gabriele Ottaviani (del blog Convenzionali) se riassumo la sua recensione di Non Conquistammo Che Sabbia in un: ACCATTATEVILLO!

Convenzionali

Il gigante dal cuore di pannadi Gabriele Ottaviani

Una donna italiana qui, a casa mia?

Non conquistammo che sabbia, Domenico Aliperto, Bianca&Volta Edizioni. Domenico Aliperto, giovane giornalista, appassionato di comunicazione e fotografo (si vede lontano un miglio, la sua brillantissima capacità di osservazione si manifesta chiaramente nell’ampio ma mai farraginoso dipanarsi di una prosa che valica le sterili distinzioni tassonomiche di genere), scrive un’opera poderosa ma scorrevolissima, rocambolesca, variegata, che coniuga la dimensione del romanzo storico d’epoca coloniale caratterizzato da una ricostruzione davvero precisa con il feuilleton, l’avventura e la spy story, il tutto condito con amore ed erotismo, ma senza mai eccedere la giusta misura, anzi, costituendo un bouquet di sapori ben amalgamato, suadente e piacevole. Tra politica, alleanze, dispetti e giochi di potere il lettore ha modo di conoscere Delacroix, gesuita francese che fa la spia per il suo governo, l’ambasciatore britannico Mc Fenzie, l’improbabile erede di Karamanli che vorrebbe tornare…

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Dietro un grande uomo c’è sempre un grande amore

Dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna, dice il cliché. Ed è quello che vuole insistentemente sottintendere anche Elsa De Giorgi nel momento in cui parla della relazione che ha intrattenuto per quattro anni, dal 1955 al 1958, con Calvino. Sì, quel Calvino, lo scrittore. E per inciso uno dei miei scrittori preferiti. … Leggi tutto Dietro un grande uomo c’è sempre un grande amore

Born to run: correre a piedi e cuore scalzi

C'è qualcosa di folle nel concetto di ultramaratona. Perché mai, in cambio di una coccarda, un individuo dovrebbe voler correre per decine – a volte per centinaia – di chilometri con la quasi matematica certezza di riportare danni più o meno permanenti alle articolazioni elementari? Semplice: perché dietro la suggestiva illusione di voler superare i … Leggi tutto Born to run: correre a piedi e cuore scalzi