«Sempre è stato così e così sarà sempre: il tempo e il mondo, il denaro e il potere apparterranno ai piccoli e ai superficiali, mentre gli altri, i veri uomini, non avranno niente. Niente all’infuori della morte.» «Proprio nient’altro?» «Ma sì, l’eternità.» «Vuoi dire il nome, la fama presso i posteri?» «No, caro lupetto, non … Leggi tutto Nell’eternità esistono soltanto contemporanei
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Istruzioni per tagliare la testa all’opacità del mondo
Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro tempo era l’imperativo categorico d’ogni giovane scrittore. Pieno di buona volontà, cercavo d’immedesimarmi nell’energia spietata che muove la storia del nostro secolo, nelle sue vicende collettive e individuali. Cercavo di cogliere una sintonia tra il movimentato spettacolo del mondo, ora drammatico ora grottesco, … Leggi tutto Istruzioni per tagliare la testa all’opacità del mondo
Volere e non volere
Ho visto il mio ex marito per la strada. Io ero seduta sui gradini della biblioteca nuova. Ciao, vita mia, ho detto. Siamo stati sposati ventisette anni, perciò mi sentivo autorizzata. Lui ha fatto: Cosa? Quale vita? La mia no di certo. Io ho fatto: Ok. Se c’è vero dissenso, non mi metto a litigare. … Leggi tutto Volere e non volere
Le orme di chi non c’è più
«Nella fattoria in cui sono cresciuta, d’estate si prosciugavano i pozzi». È l’incipit nascosto (nel senso che viene dopo l’incipit apparente) di uno dei suoi racconti più belli, «Ortiche». Il doppio inizio ha un motivo ben preciso: sembrerebbe la storia di un primo amore – quello per Mike, il figlio del perforatore di pozzi – … Leggi tutto Le orme di chi non c’è più
Non mi parlare di quella cosa
– Quanto sei bella! – le disse. Chinando il capo: – Ho già il petto, – ella mormorò, compiaciuta. Egli la osservava, e, quasi pauroso di sciuparla, quando le sollevava la treccia subito lasciandola ricadere, quando col dito appena le sfiorava un piede. E confuso, a mezza voce, ripeteva parole interrotte quali: – Come sei … Leggi tutto Non mi parlare di quella cosa
Ma questo non lo sapevamo ancora
Non so nemmeno spiegarti che sensazione si provava a stare lì, in mezzo al fumo acre e puzzolente delle case incendiate, in una città invasa da briganti russi in divisa e da certi mascalzoni di marinai della Crimea pronti ad arraffare tutto quello che vedevano come a tirare sul prezzo di un profumo francese o … Leggi tutto Ma questo non lo sapevamo ancora
Ora in me danza un Dio
Io non sento più come voi: questa nube che vedo ai miei piedi, questa cosa oscura e pesante della quale io rido – è per voi nube di tempesta. Voi guardate in alto quando bramate esaltarvi. E io guardo al basso, perché sono già esaltato. Chi di voi sa ad un tempo esaltarsi e ridere? … Leggi tutto Ora in me danza un Dio
Porco avvenire
Mi dissi me ne frego dei libri, ed era vero, tuttavia continuavano a preoccuparmi. Sapevo che dietro di essi erano volti e cose più importanti, erano mio padre e mia madre lì tra le pagine come foglie secche, tu giri la pagina, un’altra, ecco una foglia secca, di dove viene, da quanto tempo è qui, … Leggi tutto Porco avvenire
Un tentativo di poesia
Qualche segno su un foglio di carta che conservai, mi ricorda un'altra strana avventura di quei giorni. Oltre all'annotazione di un'ultima sigaretta accompagnata dall'espressione della fiducia di poter guarire della malattia dei cinquantaquattro movimenti, v'è un tentativo di poesia... su una mosca. Se non sapessi altrimenti, crederei che quei versi provengano da una signorina dabbene … Leggi tutto Un tentativo di poesia
Ho rotto una finestra, e non so neanche perché
Il silenzio è caduto sul Reparto 22, con la sola eccezione del tintinnare dei vetri della finestra rotta, e del rumore della scopa. Qualcuno ha rotto una piccola finestra della sala giorno dove stiamo seduti su sedie di legno dure. Stai lì seduto, e puoi fumare. Non devi parlare, devi tenere tutti e due i … Leggi tutto Ho rotto una finestra, e non so neanche perché