Un giorno dopo l'altroIl tempo se ne vaLe strade sempre ugualiLe stesse case Un giorno dopo l'altroE tutto è come primaUn passo dopo l'altroLa stessa vita E gli occhi intorno cercanoQuell'avvenire che avevano sognatoMa i sogni sono ancora sogniE l'avvenire è ormai quasi passato Un giorno dopo l'altroLa vita se ne vaDomani … Leggi tutto Un giorno dopo l’altro
poesie
Se io ti mostro la mano aperta, cosa riversi?
Dimmi, se io ti mostro la mano aperta, cosa riversi? Forse dodici labbra di destino o nervature di una vita vecchia? Un monocolo batte sull'asfalto, vìola recensioni a non finire: mi trovo sopra i vecchi rotocalchi e dicon tutti «sangue di bufera questa ha negli occhi». Non sanno che io piango, che ho una solitudine … Leggi tutto Se io ti mostro la mano aperta, cosa riversi?
Vah che luna
Vah che luna! È un occhio che mi inonda lo sguardo senza versare una lacrima. È una palla di latte freddo intonsa. Anzi no: con quei mari cavi che paiono impronte di qualcuno che insegui e quel giro di perla che ti assottiglia notte dopo notte dopo notte la verità, forse, è che resti muta mutando. Quanto … Leggi tutto Vah che luna
Ode al presente
Questo presente liscio come una tavola, fresco, quest'ora, questo giorno terso come una coppa nuova - del passato non c'è una sola ragnatela - tocchiamo con le dita il presente, ne scolpiamo il profilo, ne guidiamo il germe, è vivente, vivo, non ha nulla dello ieri irrimediabile, del passato perduto, è nostra creatura, sta crescendo … Leggi tutto Ode al presente
Lettera per una nascita
Scrivo per te parole senza diminutivi senza nappe né nastri, Chiara. Resto un uomo di montagna, aperto alle ferite, mi piace quando l’azzurro e le pietre si tengono il suono dei “sì” pronunciati senza condizione, dei “no” senza margini di dubbio; penso che le parole rincorrano il silenzio e che nel tuo odore di stagione … Leggi tutto Lettera per una nascita
Mi sento come distante
Mi sento come distante, voglio stendermi e tacere. Sono troppo nuda fra la gente che non mi vede. Strapperò un fiore, voglio sentire: fra le dita la solitudine che lo contiene. Maria Di Lanno

La poesia, è questa la vera libertà di Pierluigi Cappello
La lettura, la scrittura, la poesia sono state le intime compagne di Pierluigi Cappello. Forse il più splendente tra i poeti italiani contemporanei, Pierluigi Cappello è vissuto nel suo Friuli cinquant'anni, trentaquattro dei quali tra il letto e la sedia a rotelle: un corpo insensibile il suo, una barriera da trascinarsi addosso, impossibilitato a compiere … Leggi tutto La poesia, è questa la vera libertà di Pierluigi Cappello
Non esiste altro lessico se non il tuo, in poesia
I libri degli scriventi. O dei dilettanti. Ne ricevo, più o meno, una dozzina al mese, quindi, se per un paio di mesi ho lasciato tavolo e sedie in abbandono, vuol dire che ne avrò più di una ventina da considerare e, quando lo faccio, i miei sentimenti sono contesi da irritazione e tenerezza. L’irritazione … Leggi tutto Non esiste altro lessico se non il tuo, in poesia
La notte in questo buio
La notte in questo buio è lo specchio delle cose che non accadono. Non sempre - e non necessariamente - ci basta la forza di avere ragione. A volte occorre di più: il peso, l'esattezza di un granello che non scivola non scorre ma precipita lento inerte senza felicità né dolore. A volte occorre consistere nella semplice … Leggi tutto La notte in questo buio
Il sì e il no della giornata
Il sì e il no della giornata, passa attraverso minimi spostamenti dell’aria, sono regole minute, il tagliaerba che mozza la cima di un pensiero al sole, lo stesso pensiero riannodato malamente, la strada cambiata ormai senza rimedio, un silenzio durato pochi attimi ma tali da aprire oceani sotto di te. Si procede, si procede e … Leggi tutto Il sì e il no della giornata