Vah che luna!
È un occhio
che mi inonda lo sguardo
senza versare una lacrima.
È una palla di latte freddo
intonsa. Anzi no:
con quei mari cavi
che paiono impronte
di qualcuno che insegui
e quel giro di perla
che ti assottiglia
notte
dopo
notte
dopo
notte
la verità, forse, è che
resti muta mutando.
Quanto sei bella adesso,
mi verrebbe da dirti.
Se solo mi ascoltassi.
Se solo tu non fossi
così tanto lontana.