[…] e intanto era quasi finito il periodo del servizio militare e poco dopo fui collocato in congedo e mi trovai a dover pensare spaventosamente che ne faccio della mia vita, e non sapevo trovare risposta anche se dal punto di vista socialburocratico per così dire ero a posto dato che mettendo da parte un … Leggi tutto Non essere innamorato a vent’anni
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Sedici anni, fine pena mai
Mentre il ragazzo cerca di parlare, nella medicheria del reparto un ortopedico dispone sui pannelli luminosi, una a una, delle radiografie. Le scorre con scrupolo, nel campo scuro la spina dorsale si presenta come una struttura opalescente, un ponte che si interrompe nel buio sopra l’altezza delle scapole. La terza vertebra dorsale è esplosa per … Leggi tutto Sedici anni, fine pena mai
Amicizia, seni, tette e tettine
Bello è vestirsi coi panni puliti, la camicia bianca che sa un poco di muffa, perché non l’hanno fatta asciugare a dovere con l’umidità di questi giorni, tempo infame. Ma si asciugherà più tardi addosso a me per strada al sole dove già sfilano le ragazze sempre col cappotto ma aperto davanti a mostrare il … Leggi tutto Amicizia, seni, tette e tettine
Medusa, la fantascienza e i superintellettuali
Quando parlo di fantascienza uso spesso la metafora di Perseo e della testa di Medusa. Invece di guardare in faccia Medusa, cioè la verità, ti giri e guardi alle tue spalle il riflesso nel lucido bronzo dello scudo, poi allunghi la spada dietro di te e tagli la testa di Medusa. La fantascienza finge di … Leggi tutto Medusa, la fantascienza e i superintellettuali
Natività
Il quartiere di San Tommaso era stato fortunato con la guerra. Le case stavano tutte in piedi, ad eccezione di due punti verso le mura, dove erano cadute delle bombe. Tuttavia la miseria l’aveva invaso egualmente, e dovunque c’era un po’ di posto, i senza casa avevano costruito le loro capanne. Fu Tullio che vide … Leggi tutto Natività
Aspirazioni borghesi
Poi ci furono i funerali al paese col carro di prima classe dato che io avevo detto alle sorelle che facessero un po’ come volevano senza badare a spese, e c’erano un paio di corone e diversi cuscini di fiori, e l’arciprete in persona che seguiva la bara insieme con tutti e due i suoi … Leggi tutto Aspirazioni borghesi
Leadville, come nacque la corsa più pazza del mondo
«Stavamo scivolando in una depressione mortale» mi disse il dottor Perna. «Negli ultimi tempi stavamo assistendo alla scomparsa della città.» Erano così tanti i minatori a essersene andati, che gli ultimi cittadini di Leadville non potevano neanche riempire le tribune di un piccolo stadio amatoriale di baseball. La sola speranza per risollevare la città era … Leggi tutto Leadville, come nacque la corsa più pazza del mondo
Chi non ha paura della balena non lo voglio nella mia lancia
Il primo ufficiale del Pequod era Starbuck, nativo di Nantucket e quacchero di discendenza. Era un uomo lungo e serio, e benché fosse venuto al mondo su una costa ghiacciata, sembrava adattissimo a sopportare i climi caldi, essendo la sua carne dura come galletta biscottata. Trasportato alle Indie, il suo sangue vivace non sarebbe andato … Leggi tutto Chi non ha paura della balena non lo voglio nella mia lancia
C’era una volta un uccello
È triste il racconto che Kilo fa dell'esperienza nelle carceri siriane pur non descrivendo in modo esplicito la tortura fisica. In una struggente intervista video racconta di quando in carcere, nel corso della notte una guardia lo prelevò per portarlo in un'altra cella: «Mi indicò un angolo vuoto e disse, siediti e racconta una storia a … Leggi tutto C’era una volta un uccello
La voglia di possederla fino in fondo
Entrò una folata di ballerine, saranno state dieci o dodici, erano le ombre della sera. Nessuna, naturalmente, era in costume, indossavano tutte la calzamaglia nera. Senza trucco, i capelli per lo più tenuti fermi da un nastro o fazzoletto passato sopra la fronte, sparute nel complesso; e in quella tenuta davano un’impressione di ostentata disinvoltura, … Leggi tutto La voglia di possederla fino in fondo