Benedetto Bocchiola (Marco) Di anni 20 – meccanico – nato a Milano il 14 maggio 1924 –. Dal marzo al giugno 1944 svolge attività di raccolta e rifornimento di armi per le formazioni di montagna – nei mesi successivi prende parte a varie azioni effettuando colpi di mano su caserme occupate da forze nazifasciste e … Leggi tutto Non pensate per me perché io sto bene
italia
Sapere il passato e il futuro di ogni destino
La donna, di professione maestra elementare, si chiamava Ida Ramundo vedova Mancuso. Veramente, secondo l’intenzione dei suoi genitori, il suo primo nome doveva essere Aida. Ma, per un errore dell’impiegato, era stata iscritta all’anagrafe come Ida, detta Iduzza dal padre calabrese. Di età, aveva trentasette anni compiuti, e davvero non cercava di sembrare meno anziana. … Leggi tutto Sapere il passato e il futuro di ogni destino
Nella mia città
Nella mia città c'è una casa bianca con un glicine in fiore che sale, sale, sale su Sulla mia città c'è un cielo grande che ti spalanca il cuore e non ti delude mai Shalla-la la luce mi attraversa quanto male fa ma nel parco si muove già una brezza che pettina il prato e … Leggi tutto Nella mia città
Il sanaporcelle
In mezzo al Timbone stava ritto un uomo alto quasi due metri, e robusto, col viso acceso, i capelli rossi, gli occhi azzurri e dei gran baffi spioventi, che lo facevano assomigliare a un barbaro antico, a un Vercingetorige, capitato per caso in questi paesi di uomini neri. Era il sanaporcelle. Sanare le porcelle significa … Leggi tutto Il sanaporcelle
Viva l’Italia!
C’era un gabinetto, senz’acqua naturalmente, ma un vero gabinetto, col sedile di porcellana. Era il solo esistente a Gagliano, e probabilmente non se ne sarebbe trovato un altro a più di cento chilometri tutt’attorno. Nelle case dei signori ci sono ancora delle antiche seggette monumentali di legno intarsiato, dei piccoli troni pieni di autorità: e … Leggi tutto Viva l’Italia!
Non accetti nulla da una donna – Lo studente di Bologna
Il dottor Milillo si avvicina a piccoli passettini. Ha una settantina d’anni o poco meno. Ha le guance cascanti e gli occhi lagrimosi e bonari di un vecchio cane da caccia. È imbarazzato e lento nei movimenti, più per natura che per l’età. Le mani gli tremano, le parole gli escono balbettanti, tra un labbro … Leggi tutto Non accetti nulla da una donna – Lo studente di Bologna
In memoria di tutte le cose che finiscono
E da ultimo, col sopraggiungere dell'inverno, furono attaccate le piante. Cominciò la povera gente che cercava rami e foglie per il focolare spento, ma subito essa fu sopraffatta e travolta da folle organizzate ed esperte del mercato nero, che in pochi mesi rasero al suolo intere foreste di parchi, di giardini, di viali, le testimonianze … Leggi tutto In memoria di tutte le cose che finiscono
Simone
Il naso un po' arrossato, una gola da cannone, robusto, scalcinato: ecco il maggiore Simone. Soldato della guerra, del vino e delle donne, in Africa, sul Carso e infine sull'Argonne. Giocava con le carte, gli piaceva la partita, e quando perdeva i soldi, si giocava anche la vita. Rideva del nemico, delle bombe e della … Leggi tutto Simone
Anna Magnani e i maschi italiani
Anna si avvicinò al nostro tavolo e io ebbi l’impressione di un uragano che si avesse la ventura di contemplare indenni, da vicino, scoprendone i dettagli, la dinamica della imprevedibilità. Capelli d’ebano che guizzavano vivi sul viso fremente, concluso dal sigillo di una bocca violenta, accusatoria, che a un lampo fosforescente degli occhi verdi si … Leggi tutto Anna Magnani e i maschi italiani
Ritratto della guerra vista da vicino
«Io ho sempre detto che non era per spirito nazionalistico, e nemmeno per il cosidetto amor di patria che desideravo di andare in guerra, ma soltanto perché sentivo di dover partecipare anch'io a questo grande destino di dolore che ha colpito tutta la nostra generazione. Ecco perché il mio posto non poteva essere che vicino … Leggi tutto Ritratto della guerra vista da vicino