Cerco le rime Invento nuove strofe come un fabbricante d'armi Squilla nel buio mi sembra la luna Stelle, fantasmi Un saggio sul buddismo prendo la melatonina Viola quel nero la luce di agosto Sottocoperta Odore di cannella misto a gelsomino e tela I tuoi vestiti bandiere di resa Ammiro in silenzio la tua bocca La … Leggi tutto Sottocoperta
concettuzza
L’alba di un bacio
Premo il volto sullo stipite del tuo petto e sento terre murmuree emergere nella rochezza del tuo silenzio. In questa stretta che colma gli occhi di buio e di calma provo a guardarti. Tu sei ovunque e sei svanita: al tuo posto, su di noi, vortici avvinghiati, pendono viti uve coralli cerchi di metallo. La … Leggi tutto L’alba di un bacio
Solitudine
Di tutti questi anni, del mio amore, del tuo, che resta se non questa stanza vuota e un’ombra che si desta nel debole riflesso di un pensiero. Più tardi, per le imposte aperte per Lei della finestra, entrerà la Luna, s’adagerà sul mio letto e mi terrà compagnia. Nessuno intorno a me. Solo le cose, … Leggi tutto Solitudine
Non sono capace, amore
Non sono capace, amore, di farti un canto. Tu sei tutto di spine e di fuoco e mi tieni lontana dal tuo cuore pericoloso. Io non so bastarti alla gioia e così poco così poco mi pare t’incanto, sollevo quell’ombra scontrosa che tu sei tutto d’amaro e furore tu sei in urto e sperdimento mio … Leggi tutto Non sono capace, amore
Gerico
È raro sentire cantare in strada molto più raro sentire fischiare o fischiettare se qualcuno lo fa l’aria sembra fargli spazio ti sembra che un refolo muova la flora dei tuoi pensieri ti metta dove prima non eri; ma come passa chi fischia la noia stende le vertebre al sole e tu rientri dov’eri dietro … Leggi tutto Gerico
E non so ancora dirti
Mi preparo da tanto per dirti il misterioso sistema stellare del mio amore; in una sola immagine forse o solo l’essenziale. Ma sei brulicante e trabocchi in me come il mio essere, e a volte così sicura, così eterna, come nella pietra la chiocciola pietrificata. Sopra la mia testa scorre la notte striata dalla luna … Leggi tutto E non so ancora dirti
Quel che mi dai
La serenità la forza la certezza che io sento me le dai tu: col tuo garbo il tuo riserbo il tuo abbraccio. Tu fiuti e assaggi il tempo aspettando che maturi in un bacio. Ed è questa tua sensuale prudenza - questo istinto di volpe di uccello di donna e compagna - che mi ha … Leggi tutto Quel che mi dai
Selvatichezza sensualmente struggente
La rivelazione mi frustò, benefica come uno schiaffo a chi perde i sensi. Risvegliandomi, obbligava la mia vitalità a moltiplicare il mio ruolo amoroso: Calvino era lì, potevo fare per lui quello che la sorte mi impediva di fare per Sandrino peggio che se fosse morto. D’altronde Calvino ne stava imitando i gesti proprio per … Leggi tutto Selvatichezza sensualmente struggente
Poesia di primavera
...e si svegliò l'uccello canterino che a cantare gusto ci prese. Uscì col ferro nuovo il contadino, i santi d'oro aprirono le chiese. La foglia cerca di coprir lo spino, i carrettieri fan schioccar le fruste. Verde come una nube di locuste il prato crede d'essere un giardino. Esce di scuola il vento e gioca … Leggi tutto Poesia di primavera

Quella di Arturo è un’isola che non c’è
Forse, la nostra natura ci porta a considerare i giochi dell’imprevisto più vani e arbitrari, troppo, di quel che sono. Così, ogni volta, per esempio, che in un racconto, o in un poema, l’imprevisto sembra giocare d’accordo con qualche segreta intenzione della sorte, noi volentieri accusiamo lo scrittore di vizio romanzesco. E, nella vita, certi avvenimenti … Leggi tutto Quella di Arturo è un’isola che non c’è