23 Maggio 201823 Maggio 2018 Domenico Aliperto L’alba di un bacio Premo il volto sullo stipite del tuo petto e sento terre murmuree emergere nella rochezza del tuo silenzio. In questa stretta che colma gli occhi di buio e di calma provo a guardarti. Tu sei ovunque e sei svanita: al tuo posto, su di noi, vortici avvinghiati, pendono viti uve coralli cerchi di metallo. La tua chioma intesse un sipario, grovigli di sete, e da qualche parte in qualche punto nascosto ti albeggiano i denti. Ti attendo fuori dal tempo: la tua bocca ha già risvegliato la mia. Condividi:TwitterFacebookMi piace:Mi piace Caricamento...
bello incontrarti poeta; dovresti manifestarti più spesso….
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dillo a lei, Pina: più si manifesta lei, più mi manifesto io
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dammi il numero che la chiamo subito!
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non c’è bisogno di chiamarla: quella vede e sente tutto
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