L’alba di un bacio


Premo il volto
sullo stipite del tuo petto
e sento terre murmuree
emergere nella rochezza
del tuo silenzio.

In questa stretta
che colma gli occhi
di buio e di calma
provo a guardarti.

Tu sei ovunque
e sei svanita:
al tuo posto,
su di noi,
vortici avvinghiati,
pendono viti
uve coralli
cerchi di metallo.

La tua chioma
intesse un sipario,
grovigli di sete,
e da qualche parte
in qualche punto
nascosto
ti albeggiano i denti.

Ti attendo fuori dal tempo:
la tua bocca
ha già risvegliato
la mia.

4 pensieri su “L’alba di un bacio

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