Un pittore ci promise un quadro. Adesso, nel New England, so che è morto. Ho sentito, come altre volte, la tristezza di capire che siamo come un sogno. Ho pensato all'uomo e al quadro perduti. (Soltanto gli Dei possono promettere, perché sono immortali.) Ho pensato al luogo prestabilito che la tela non occuperà. Poi ho pensato: … Leggi tutto The unending gift
filosofia
Magia naturale e santa
“Ruggiero Bacone, che io venero quale maestro, ci ha insegnato che il piano divino passerà un giorno per la scienza delle macchine, che è magia naturale e santa. E un giorno per forza di natura si potranno fare strumenti di navigazione per cui le navi vadano unico homine regente, e ben più rapide di quelle … Leggi tutto Magia naturale e santa
Confessioni di uno scrittore
A volte quelle mura lo tentavano a un bilancio e gli sembrava di avere ottenuto tutto quello che aveva sognato allora: diventare uno scrittore, uno che della fantasia sua e d’altri poteva fare materia prima della sua vita; amare una donna come quelle che si sognano nell’adolescenza e poi non si ha più il coraggio … Leggi tutto Confessioni di uno scrittore
Agli occhi di Kafka esistono solo miracoli
La satira di Kafka coglie l'insensatezza, ciò che è intricato e inattingibile, doloroso per natura, e che egli insegue con precisione sadica e spietata (come nella Colonia penale o nel Pozzo e il pensiero di Poe). Talvolta ciò che è doloroso viene mostrato in una maniera così esclusivamente bizzarra da non lasciare insorgere alcuna compassione. … Leggi tutto Agli occhi di Kafka esistono solo miracoli
La mia routine
Io sto bene con la mia routine Lascio a te la tua rivoluzione A me interessa solo non dimenticare il PIN Perché ho tutto sul mio terminale Posso andare dove voglio con un solo click Rimanendo qui Senza muovermi Io sto bene con la mia routine Sono il re degli abitudinari Vivo giorni sempre uguali … Leggi tutto La mia routine
Il segreto dell’amore
Uomini e donne, finché la vecchiaia non li abbia ridotti a un'esistenza quasi vegetale, si abbandonano incessantemente all'infaticabile ricerca del compagno loro convivente. Il passante e la sconosciuta che sfiorandosi per strada si scambiano un'occhiata, o coloro che si sbirciano da lontano a teatro, il popolano che alza gli occhi verso le imperatrici, la gran … Leggi tutto Il segreto dell’amore
Invocazione a Joyce
Sparsi in sparse capitali, solitari e molti, giocavamo a essere il primo Adamo che dette nome alle cose. Per i vasti declivi della notte che confinano con l'aurora, cercammo (lo ricordo ancora) le parole della luna, della morte, della mattina e gli altri abiti dell'uomo. Fummo l'immagismo, il cubismo, le conventicole e le sette che … Leggi tutto Invocazione a Joyce
Guardare la vita dal lato sbagliato del telescopio
«Spinoza amava usare l’espressione latina sub specie aeternitatis, che significa “sotto l’aspetto dell’eternità”. Suggeriva che i fastidiosi eventi quotidiani diventano meno sconvolgenti se sono considerati dal punto di vista dell’eternità. Io credo che questo concetto sia uno strumento sottovalutato nella psicoterapia. Forse», e a questo punto Philip si voltò e parlò direttamente a Julius, «può … Leggi tutto Guardare la vita dal lato sbagliato del telescopio
Preghiera e azione
L'umiltà dona a ciascuno, anche al disperato solitario, uno strettissimo contatto con gli altri uomini, e lo dà subito, a patto, s'intende, che l'umiltà sia assoluta e continua. Essa può farlo perché è la vera lingua della preghiera, insieme adorazione e fortissimo legame. I nostri rapporti col prossimo sono quelli della preghiera, i nostri rapporti … Leggi tutto Preghiera e azione
Le lacrime di Nietzsche: se il Superuomo piange, il borghese non ride
Io al liceo lo odiavo a prescindere, per quel nome impossibile da scrivere. Nietzsche: c'è sempre il rischio di perdersi qualche lettera per strada. Poi fu proprio Nietzsche a salvarmi il culo alla maturità. Dovevamo per forza trovare un collante interdisciplinare per gli argomenti da portare all'esame orale, e io scelsi qualcosa tipo “La strumentalizzazione … Leggi tutto Le lacrime di Nietzsche: se il Superuomo piange, il borghese non ride