Io non sento più come voi: questa nube che vedo ai miei piedi, questa cosa oscura e pesante della quale io rido – è per voi nube di tempesta. Voi guardate in alto quando bramate esaltarvi. E io guardo al basso, perché sono già esaltato. Chi di voi sa ad un tempo esaltarsi e ridere? … Leggi tutto Ora in me danza un Dio
filosofia
Un tentativo di poesia
Qualche segno su un foglio di carta che conservai, mi ricorda un'altra strana avventura di quei giorni. Oltre all'annotazione di un'ultima sigaretta accompagnata dall'espressione della fiducia di poter guarire della malattia dei cinquantaquattro movimenti, v'è un tentativo di poesia... su una mosca. Se non sapessi altrimenti, crederei che quei versi provengano da una signorina dabbene … Leggi tutto Un tentativo di poesia
Bisogna essere un po’ anormali
Posso dire una cosa? Questo professore – professor D'Agostino, un grande grande professore – mi disse, un giorno, prescrivendomi una cosa per dormire – che era una benzodiazepina, pensa, c'avevo sedici-diciassette anni – mi disse: “Ringrazia Dio d'essere ansioso”. Dico: “Perché?”. “Perché saresti una testa de cavolo qualsiasi”, mi disse. “Portati 'sta croce per un po' … Leggi tutto Bisogna essere un po’ anormali
Medusa, la fantascienza e i superintellettuali
Quando parlo di fantascienza uso spesso la metafora di Perseo e della testa di Medusa. Invece di guardare in faccia Medusa, cioè la verità, ti giri e guardi alle tue spalle il riflesso nel lucido bronzo dello scudo, poi allunghi la spada dietro di te e tagli la testa di Medusa. La fantascienza finge di … Leggi tutto Medusa, la fantascienza e i superintellettuali
Ode al presente
Questo presente liscio come una tavola, fresco, quest'ora, questo giorno terso come una coppa nuova - del passato non c'è una sola ragnatela - tocchiamo con le dita il presente, ne scolpiamo il profilo, ne guidiamo il germe, è vivente, vivo, non ha nulla dello ieri irrimediabile, del passato perduto, è nostra creatura, sta crescendo … Leggi tutto Ode al presente
Chi tira il carro e chi non sa dove andare
Ma anch'io, se permettete, di quei tempi ero fatto per sprofondare, a ogni parola che mi fosse detta, o mosca che vedessi volare, in abissi di riflessioni e considerazioni che mi scavavano dentro e bucheravano giù per torto e su per traverso lo spirito, come una tana di talpa; senza che di fuori ne paresse … Leggi tutto Chi tira il carro e chi non sa dove andare
Calamari
Stampa o leggi in PDF È un miracolo che l’uomo abbia scoperto che il calamaro si può cucinare e mangiare. Sono due specie completamente diverse, l'uomo e il calamaro, abitano in contesti naturali del tutto differenti, non si conoscono, non si capiscono. Il calamaro è un essere insignificante, tedioso, sgusciante, insopportabile al tatto e tutt’al … Leggi tutto Calamari
L’annientamento
Anche gli amanti veri e coraggiosi sono alla ricerca di un eterno e misterioso Santo Sepolcro, per questo affrontano lunghi pellegrinaggi e ingaggiano lotte durissime nelle quali riportano ferite anche mortali... Quale altro senso può avere uno slancio così fatale e incondizionato, che spinge l’uno verso l’altro coloro che sono stati toccati dalla passione? La … Leggi tutto L’annientamento
I limoni
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli … Leggi tutto I limoni
Getta la zavorra, amico!
Getta la zavorra, amico! Fa' che la barca della tua vita sia leggera, caricala soltanto di ciò che è indispensabile... una casetta ospitale, semplici gioie, due o tre amici degni di questo nome, qualcuno da amare e da cui essere riamato, un gatto, un cane, due o tre pipe, quel tanto che basta per sfamarti … Leggi tutto Getta la zavorra, amico!