L’annientamento


Anche gli amanti veri e coraggiosi sono alla ricerca di un eterno e misterioso Santo Sepolcro, per questo affrontano lunghi pellegrinaggi e ingaggiano lotte durissime nelle quali riportano ferite anche mortali… Quale altro senso può avere uno slancio così fatale e incondizionato, che spinge l’uno verso l’altro coloro che sono stati toccati dalla passione? La vita si manifesta attraverso questa energia, e subito dopo volta le spalle alle proprie vittime. Ecco perché in ogni epoca e in ogni religione gli amanti hanno sempre ottenuto il massimo rispetto: perché salgono sul rogo ogni volta che si gettano l’uno nelle braccia dell’altro. Quelli veri, però, i pochi coraggiosi, gli eletti. Gli altri sperano soltanto di avere una donna alla maniera in cui si desidera un animale da aggiogare, o per trascorrere un’ora tra braccia candide e soavi – vogliono semplicemente qualcuno che blandisca la loro vanità maschile, o che soddisfi un impulso biologico… Questo non è amore. Dietro ogni vero amplesso c’è la morte, con le sue ombre che sono altrettanto intense e assolute dei lampi di luce della gioia. Dietro ogni vero bacio si nasconde il desiderio segreto di annientarsi, quel senso estremo di felicità che non scende a patti con nulla, la consapevolezza che il vero modo di essere felici non è mai stato altro che svanire del tutto e lasciarsi completamente andare a un sentimento. E questo sentimento non ha nessun fine. Forse è per questo che gli amanti sono stati oggetto di una così grande venerazione nelle antiche religioni e nei poemi del passato… Nella coscienza degli uomini è ancora vivo il ricordo di ciò che un tempo era l’amore. Era qualcosa di più, e di diverso da quel che è diventato nella nostra società – cioè una sorta di contratto di compravendita, un passatempo e un gioco al pari del bridge e dei balli… È ancora vivo il ricordo di come, un tempo, a ogni essere vivente fosse imposto un compito temibile: l’amore, vale a dire la piena espressione della vita, la perfetta comprensione del senso dell’esistenza e, quale suo esito, l’annientamento. Ma lo si scopre solo molto avanti nella vita. E a quel punto quanto poco importa la virtù, o la moralità, o la bellezza, o le buone qualità dell’altro essere coinvolto nell’adempimento di questo compito! Amare significa semplicemente conoscere appieno la gioia e poi morire. Ma milioni e milioni di persone sperano soltanto in un po’ di aiuto, si aspettano dai loro innamorati rimedi caritatevoli, un briciolo di tenerezza, di pazienza, di indulgenza, qualche moina… E non sanno che quel che ottengono così è insignificante, e che bisogna sapersi donare, in maniera incondizionata, perché il senso del gioco consiste in questo.


Sándor Márai

3 pensieri su “L’annientamento

  1. Lasciarsi andare conpletamente. Ma, allora, si può dire oppure no che l’amore sia un valore aggiunto? 👀 chiaramente non inteso come passatempo come dice questo testo della società di oggi. Una volta io scrissi proprio che era un valore aggiunto, nel senso che prima c’è la vita… ma, ora che ci penso, la vita e l’amore non si possono scindere.

    P.S. Poi ce l’ho fatta! Ho comprato il libro “la donna giusta” 😆

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    1. visto in termini meccanicistici, l’amore è solo uno strumento per far andare avanti la specie, e quindi la vita.
      lessi tempo fa un interessante articolo di Freud al riguardo, che sosteneva proprio che la sopravvivenza e l’avanzamento della specie avviene con la perdita dell’individuo.
      questo, se ci pensi, succede ancora tra le specie animali più elementari, i cui individui muoiono dopo essersi riprodotti.
      l’uomo è infinitamente più complesso, e ha scovato una miriade di altri scopi nell’esistenza, siamo d’accordo. ma io credo sia vero: che in certe scintille dell’amore si ritrovi quel senso di annientamento, che per molti versi è il senso stesso della vita.
      anche se noi – soprattutto chi di noi crede in un bene superiore – facciamo un’enorme fatica ad accettarlo.

      PS
      beh se l’hai comprato, non ti resta che leggerlo. per me specialmente la prima parte è davvero illuminante su società, sentimenti e relazioni

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      1. Osservando le specie animali più elementari, è proprio vero! Fa parte del ciclo della natura. Tant’è che, una volta, un documentario mostrava quanto l’attività dell’uomo distrugga l’equilibrio degli animali, se si spinge troppo nell’ “annientamento” di certe specie. Tuttavia è vero anche quello che dici, personalmente faccio fatica ad accettare questa visione… è proprio il termine “annientamento” che mi suona male 😐

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