“Ruggiero Bacone, che io venero quale maestro, ci ha insegnato che il piano divino passerà un giorno per la scienza delle macchine, che è magia naturale e santa. E un giorno per forza di natura si potranno fare strumenti di navigazione per cui le navi vadano unico homine regente, e ben più rapide di quelle spinte da vela o da remi; e vi saranno carri che si muoveranno velocemente senza che alcun animale li traini, e veicoli volanti guidati da un uomo che gli farà battere le ali come si trattasse di un uccello. E congegni piccolissimi che sollevino pesi infiniti, e navicelle che permettano di galleggiare sul fondo del mare.”
Quando gli chiesi dove fossero queste macchine, mi disse che erano già state fatte nell’antichità, e alcune persino ai tempi nostri: “Eccetto lo strumento per volare, che non ho visto, ma conosco un sapiente che lo ha pensato. E si possono fare ponti che valichino i fiumi senza colonne o altro sostentamento e altre macchine inaudite. Ma non devi preoccuparti se non ci sono ancora, perché non vuol dire che non ci saranno. E io ti dico che Dio vuole che ci siano, e certo son già nella sua mente, anche se il mio amico di Occam nega che le idee esistano in tal modo, e non perché possiamo decidere della natura divina, ma proprio perché non possiamo porle alcun limite.”
Umberto Eco