Se potessi incidere le mie poesie nel legno,
esse sarebbero capite dai bambini,così vicine al senso che le cose hanno in Dio
sono le mie poesie e i pensieri dei bambini.
Perché un bambino sa che la logica e il significato
sono solo un nulla che nulla nasconde,
e un bambino ha la divina consapevolezza
che tutto è un giocattolo e tutto è bello,
un ditale, una pietra e un rocchetto di cotone
sono cose che possiamo sentire perfettamente,
e se ne facciamo degli uomini,
essi sono uomini reali, non fantasie.
Potessi dunque ricavare i miei versi
da semplici idee e migliorarli più che
in visibile scultura, in disegno o in qualcosa a cui
i mie versi possano somigliare.
Sarei allora il poeta dei bambini,
e forse senza mai arrivare a saperlo
con il senso esteriore che fa la vita più triste,
su ogni viso innocente diventato più felice,
Dio darebbe alla mia anima il senso
perduto della conoscenza, della ricompensa –
il senso dei bambini ancora più bambini
quando, recitando le miei poesie a loro piacimento,
trastullandosi con i giocattoli, a gambe spiegate,
vagano allegramente per questo visibile mondo.
Fernando Pessoa
Carinissima!
C’è solo da correggere una lettera nel titolo e nella poesia stessa 👀 “lA mie poesie…”
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Grazie scassambrella
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Di nulla! 😀
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