Solitudine


Di tutti questi anni,
del mio amore, del tuo, che resta
se non questa stanza vuota
e un’ombra che si desta
nel debole riflesso di un pensiero.
Più tardi, per le imposte aperte
per Lei della finestra, entrerà la Luna,
s’adagerà sul mio letto
e mi terrà compagnia.

Nessuno intorno a me. Solo le cose,
le foto alle pareti della gente mia,
quella lontana, quella ch’è andata via.
E le tue foto. Com’eri bello qui,
ventenne ancora, quell’aria seria
di chi sa il dolore. Chissà dov’ero allora.
E qui da vecchio, il tuo sorriso giovane,
felice. Del tuo passato triste
non c’è traccia. “Tutto il mondo
– dicevi – è qui, tra le mie braccia.”
M’inondavi d’amore.

Ora che resta. Un’ombra muta
nel debole riflesso d’un pensiero.
A lei mi stringo, perché si adagi
sul mio letto con la luna
e riposi con me.


Aurora Lissandrello

12 pensieri su “Solitudine

  1. E le tue foto. Com’eri bello qui,
    ventenne ancora, quell’aria seria
    di chi sa il dolore. Chissà dov’ero allora.
    E qui da vecchio, il tuo sorriso giovane,
    felice. Del tuo passato triste
    non c’è traccia. “Tutto il mondo
    – dicevi – è qui, tra le mie braccia.”
    M’inondavi d’amore.

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