11 Maggio 201721 febbraio 2018 Domenico Aliperto Le donne della mia vita A te imperdibile Euridice la prima a rivelarlo fosti tu che lo sguardo dell’amore se è insicuro e volge indietro è perduto e non ha scampo A te Selen o Luce starlette della porta accanto sbattuta sullo schermo del desiderio insoddisfatto guardavo, non toccavo eppur godevo A te, in un bozzolo di donna, che carezzavi con la voce accoccolata alla cornetta, ho fatto mie le tue parole e la tua croce divenne il mio fulgore A te dama del lago noi sfiniti di languore nel ventre del tuo letto credevamo d’essere immortali finché gli anni tra me e te non ci uccisero di stenti A te my beauty pur parlando due lingue differenti ci capivamo senza aprire bocca ed ero tuo e tu essenzialmente mia peccato solo tu fossi già sposata A te incessante fior di lava che la vita l’hai tracannata tutta in fretta per timore che solidificando t’avvizzisse di noi ricorderò quel che poteva e invece non è stato A te o mia cara sconosciuta che all’indomani del mio passato vorrai promettermi un sorriso: dati i precedenti, a scanso d’equivoci, vedi di non farmi ammattire pure tu. Condividi:TwitterFacebookMi piace:Mi piace Caricamento...