Sembra che non finisca questa lunga notte d’inverno
Sembra che tardi il sole come fosse in pericolo
Rovine inseguono i ricordi
Ma io voglio vivere il presente
Senza fine
Il giorno davanti a cui fugga questa notte
Voglio lontananze d’azzurro per me
Pensa a come eravamo certe volte di domenica
Pieni di ostilità e di oscillazioni
Così cancello i miei ricordi
Ma io voglio vivere il presente
Senza fine
Il giorno davanti a cui fugga questa notte
Voglio lontananze d’azzurro per me
Riprenditi la tua libertà, il tuo orgoglio inutile
La tua precarietà
Domani parto, cambio vita e altitudine
Ma io voglio vivere il presente
Senza fine
Manlio Sgalambro e Franco Battiato
LIBRIMPROBABILI 
L’ho ascoltata sul muretto mentre guardavo la lontananza azzurra del mare, tra gli applausi fragorosi delle onde, e ora me la riascolto a casa, in tranquillità.
E ti vengo a cercare *
Grazie, a te e a lui che ci ha accompagnato
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e sempre mi trovi *
c’è quel passaggio bellissimo – la variazione – che sembra proprio un allontanarsi delle onde, tra le onde.
e poi si espande quando cambia vita e altitudine.
meno male che è esistito, Battiato
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Se sono la persona che sono lo devo anche a lui. Per il suo pensiero, per la sua musica, per le sue parole. Che perdita terribile per noi.
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no, io per quanto lo ami come lo ami tu non sento la perdita. sento la ricchezza che ci ha dato e che, grazie all’arte, continuerà a darci. e provo riconoscenza, e ancora felicità.
ha usato il tempo della sua vita – che finisce inevitabilmente per tutti – nel modo migliore possibile, trasformandolo in qualcosa di meraviglioso ed eterno. e poi ho sempre avuto l’impressione che fosse un uomo molto felice.
di più non potevamo chiedere secondo me
PS
che bello quando sbuchi qui a sorpresa
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Sto piangendo tutte le mie lacrime.
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