…forse è tutta colpa della mia modestia. Idiota e inutile cercare d’ingannarsi da soli: quindi per forza devo accusare la mia modestia, cioè la mia mediocrità… Altrimenti l’avrei capito, anche le sue parole più assurde nemiche feroci sarebbero riuscite a scuotere qualcosa in me, vera intelligenza o vera ribellione. Non la pietà, perché la sola pietà va e viene e non serve, ma un modo diverso di concepire il mondo, la vita, vederla e riprenderla questa vita nei suoi sensi più segreti, e ridere di questa vita, ridere in lei con lei del suo bene e del suo male, come lui sa fare anche se atrocemente… Forse sono soltanto un povero squallido individuo che tira avanti col piccolo presuntuoso gruzzolo del suo raziocinio e non gode neppure degli slanci, belli o perfidi, della giovane età…
Giovanni Arpino
a volte è più facile nascondersi dietro ragionevoli scuse che lanciarsi in rischiose avventure….
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direi che è la norma, purtroppo: l’essere umano è per sua natura refrattario al cambiamento…
forse è questo il nostro vero peccato originale, Pina. vorrei che lo capissero molte delle persone a cui voglio bene. soprattutto il fatto che il rischio in realtà sta solo nella nostra testa. mi viene in mente anche La collina dei ciliegi: “quasi sempre dietro la collina è il sole”
comunque, se non l’hai letto Il buio e il miele (da cui è stato tratto Profumo di donna), te lo consiglio proprio, l’ho divorato nonostante – o forse proprio per questo – conosca a memoria il film. incredibile la resa di Gassmann, ma è proprio il personaggio concepito da Arpino che è micidiale: esce fuori dalla pagina e ti prende a cazzotti mentre leggi
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in effetti non l’ho letto, perché? devo rimediare…
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eh.
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