Il segreto del parlar difficile


Come molti autodidatti, Dave Santos vuole sempre dimostrarsi un po’ più intelligente di te. La sua lingua suona notevolmente accademica ma anche leggermente falsa. Usa molto, per esempio, neologismi coniati da lui («biobici», «edjidotopia»), come se stesse esplorando le frontiere di una disciplina, coltivando un terreno solitario e scoprendo cose per le quali ancora non ci sono nomi; oppure infiocchetta un’espressione per darle un suono scientificamente credibile («Protocolli antiarresto», «Casco escursionistico con dispositivo di protezione antizanzara»), e ogni volta che c’è l’opportunità di sostituire una parola semplice con una complessa, una spiegazione chiara con un costrutto elaborato, Santos è lì, pronto a utilizzare «dispositivo retrovisore» al posto di specchio, «microedonismo» per intendere il divertimento, e «riflesso deviatorio» parlando di quando in macchina si slitta sul ghiaccio verso il bordo della strada, creando così una tassonomia tutta sua, una sistematica dietro la quale sospetto che non ci sia alcun sistema.

Tutto questo lo rende in una certa misura potente e persuasivo, e sempre gustoso da ascoltare, ma penso anche che la sua intelligenza esibizionistica, polemica, mascheri un’insicurezza, la sensazione mai sopita di essere fuori luogo nel posto in cui si trova.


Charles D’Ambrosio

6 pensieri su “Il segreto del parlar difficile

  1. Waaaa… mi è piaciuto tanto! A dire il vero, mi ci sono pure ritrovata, perché anch’io invento delle parole 😂 . Mo, non mi voglio dire intelligente come quest’uomo, però, per farti capire: una volta, per dire fazzoletto, mi venne senza pensarci di chiamarlo “sciusciamento di naso” 😂Un’altra volta ancora, ricordo che ero stanca di studiare, ma proprio quella scocciatura che ti fa salire la rabbia, e mi venne da dire seriamente “che cabbriccolo!” 😂 e il bello è che non ci feci caso. Poi mia sorella mi guardò e mi dissi, “che hai detto??” E così ridemmo per luuungo tempo xD ma io dissi quella parola inconsciamente perché non volle dire in realtà “che ca**o” 😂

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      1. È come se lo sentissi troppo volgare 😂 Deve proprio essere necessario! Come quando ti dissi di quella volta che mi scontrai con quelle ragazze, e uscì fuori tuuutta la rabbia.

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  2. riflessioni condivisibili, un bravo scrittore dovrebbe sempre trovare il giusto equilibrio tra forma e sostanza, magari senza cedere alla tentazioni di avventurarsi in parkour lessicali. In fondo cultura è saper dire cose complesse in modo semplice e non cose semplici in modo cpmplesso, sempre non si vogliano creare diversivi capaci di sopperire alla pochezza della ciccia.

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