A ccompar Dimenico


Me sò ffatto, compare, una regazza
Bianca e rrosscia, chiapputa e bbadialona,
Co ´na faccia de matta bbuggiarona,
E ddu´ bbrocche, pe ddio, che cce se sguazza.
Si la vedessi cuanno bballa in piazza,
Cuanno canta in farzetto, e cquanno sona,
Diressi: «Ma de che? Mmanco Didona,
Che squajjava le perle in de la tazza
Si ttu cce vòi vieni dda bbon fratello,
Te sce porto cor fedigo e ´r pormone;
Ma abbadamo a l´affare de l´uscello.
Perché si ccaso sce vòi fà er bruttone,
Do dde guanto a ddu´ fronne de cortello
E tte manno a Ppalazzo pe ccappone.


Giuseppe Gioacchino Belli

9 pensieri su “A ccompar Dimenico

  1. Comprensibile fino ad un certo punto. Mi sfuggono gli ultimi versi: l’affare de l’uscello, quella cosa del bruttone, due fronne (foglie??) e poi il coltello! Per ammazzarla?! E in ultimo il palazzo “pe ccapone”. 😮

    "Mi piace"

    1. eh pagnotta…
      hai ragione, sono questioni un po’ tecniche: allora l’uscello è il pisello (altrimenti detto pene). in pratica se il compar Domenico prova a fare il bruttone – ovvero lo zozzone – con la ragazza del poeta, il poeta agguanta il coltello e gli taglia il pisello, rendendolo un cappone (ovvero un pollo castrato).
      è una poesia delicatissima

      "Mi piace"

      1. Delicatissima! 😂
        Avevo interpretato proprio male, pensavo che alla fine la ragazza sarebbe stata uccisa.
        Grazie per la traduzione, compar Dimenico 🙇

        "Mi piace"

      2. Sempre stato così, partendo dai duelli per guadagnarsi l’attenzione e magari l’amore della donzella in questione.
        Comunque, mi è sorto un dubbio… il titolo dice “Dimenico” e non Domenico, è il dialetto, o un refuso?!

        "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...