Volevo solo scherzare non ti preoccupare


Bruttissima storia… Annalisa è a casa da sola – depressa – prende la pistola del padre pulotto dal cassetto – si sdraia sul letto – guarda l’arnese freddo – carico – se lo passa tra le mani – si porta la canna alla tempia – forse sente la necessità di dare un senso alla sua vita – almeno uno – estremo… Pam! Il colpo parte rapido – lo scoppio squarcia il silenzio del condominio di Baggio – l’amica Bea abita di fianco – sente lo sparo – entra in casa – la trova riversa… Con un filo di voce dice – «Non è niente non è niente – stavo scherzando» – intanto le esce un quintale di materia grigia dal buco sulla tempia – chiude gli occhi – il pallore mortale vince su tutto – invece li riapre come se stesse facendo un esperimento – «Volevo solo scherzare non ti preoccupare…» Bea urla – piange – urla disperata – una tragedia… Quando arriva la notizia – Elenina impazzisce di dolore – noi siamo esterrefatti – Baggio è diventata la sua tomba – nei primi tempi del punk si faceva la strada insieme – eravamo amici di brutto – questo suicidio è una svolta – i punk tossici smettono di frequentare il Virus… Al funerale non me la sento di andarci – Elena non me lo perdonerà mai – anche Cristina non se ne capacita – «Che cosa ti sta succedendo? Uomo iceberg» – «Non ce la faccio proprio…» In realtà sto per scoppiare anch’io – Annalisa la conoscevo da molto tempo – più degli altri – sarebbe stato ancora più doloroso incontrare tutto il giro del vecchio bar Magenta – senza poter mettere le mani addosso a qualcuno – o forse mi è mancato il coraggio di affrontare un passato duro da dimenticare.


Marco Philopat

4 pensieri su “Volevo solo scherzare non ti preoccupare

  1. Ilbrano “””Con un filo di voce dice – «Non è niente non è niente – stavo scherzando» – intanto le esce un quintale di materia grigia dal buco sulla tempia – chiude gli occhi – il pallore mortale vince su tutto – invece li riapre come se stesse facendo un esperimento – «Volevo solo scherzare non ti preoccupare…»””” potrebbe anche scuoterci se non fosse per quella pessima espressione relativa al “quintale” di materia grigia, che ci fa annegare in questa sciatteria narrativa.

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