Le donne della mia vita


A te imperdibile Euridice
la prima a rivelarlo fosti tu
che lo sguardo dell’amore
se è insicuro e volge indietro


è perduto e non ha scampo


A te Selen o Luce
starlette della porta accanto
sbattuta sullo schermo
del desiderio insoddisfatto


guardavo, non toccavo eppur godevo


A te, in un bozzolo di donna,
che carezzavi con la voce
accoccolata alla cornetta,
ho fatto mie le tue parole


e la tua croce divenne il mio fulgore


A te dama del lago
noi sfiniti di languore
nel ventre del tuo letto
credevamo d’essere immortali


finché gli anni tra me e te non ci uccisero di stenti


A te my beauty
pur parlando due lingue differenti
ci capivamo senza aprire bocca
ed ero tuo e tu essenzialmente mia


peccato solo tu fossi già sposata


A te incessante fior di lava
che la vita l’hai tracannata
tutta in fretta per timore
che solidificando t’avvizzisse


di noi ricorderò quel che poteva e invece non è stato


A te o mia cara sconosciuta
che all’indomani del mio passato
vorrai promettermi un sorriso:
dati i precedenti, a scanso d’equivoci,


vedi di non farmi ammattire pure tu.

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