“Stupore per stupore, io mi chiedo che piacere abbia provato tu a vedere le tue creature attribuite a un altro. Non è atroce che un padre doni in elemosina ad altri il frutto delle sue viscere?”
“Il destino di una poesia tabernaria è passare di bocca in bocca, è felicità sentirla cantare, e sarebbe egoismo vederla esibire solo per accrescere la propria gloria.”
“Non credo che tu sia così umile. Tu sei felice di essere stato ancora una volta il Principe della Menzogna, e te ne glori […].”
“Non intendo sembrare umile. Mi piace fare accadere le cose, ed essere il solo a sapere che sono opera mia.”
“La faccenda non cambia, amico mio”, disse Niceta. “Indulgentemente avevo suggerito che volessi essere il Principe della Menzogna, e adesso tu mi fai capire che vorresti essere Dominiddio.”
Umberto Eco