Ho camminato muto e solitario
Un morto senza delitto
Per tutto il giorno che si accorda
Al soffio del mio cuore per tacere
Ho guardato il cielo diafano impallidire
In un colore tetro, silenzio…
Il giorno annega senza violenza
Ed ho visto la Terra morta insozzarsi
Chi sei tu, tu negro che sogni,
Ho girato la testa senza coraggio
Al suono di una voce sconosciuta senza tregua
Ho camminato a piedi nudi tra i cespugli
I grilli hanno urlato di paura
Il mio sangue è scaturito con ardore
Ed ho saputo espellere quel veleno
Chi sei tu che sogni e canti?
Ho punto la mia gola con una paglia
Ho visto questa voce nella faglia
Gemere, in lenti pianti
Jacques Mampouya
non conosco questo poeta che proponi, ma dentro queste parole c’è un mondo
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concordo con te. in realtà nemmeno io lo “conosco”, è un autore congolese e questa poesia fa parte dell’antologia “Poeti africani anti-apartheid”, uno di quei libricini che provano a venderti per strada. tra molta (comprensibile) retorica ci sono anche parole davvero ispirate, come queste
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sì, è veramente un “gioiello”, sono contenta che tu l’abbia fatta conoscere
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ne condividerò altre più avanti
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Davvero bellissima 😊
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Perché è vera
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