Io musico te soltanto perché tanto hai musicato
quel che gli altri han solo scritto sazi del parlato
spinto a malapena nelle pagine di Arcadia
come sabbia nell’arena.
Tu per me maggiore
la poesia non è brandire scettro.
Non ti ho letto ma cantato
di note senza fiato
rese vive dal ricordo dell’accordo stipulato
fra l’Apollo e le sue rime.
Io musico te soltanto e mentre canto
la mia pelle sembra frigger come burro
dentro suoni di padelle.
Questa è un’arte tua e del tuo bell’eroe francese
lui altro mai non chiese che una donna da salvare
e invece è me soltanto che ha salvato.
Io musico te soltanto perché solo fosti vivo
solo quanto adesso chiuso fra parentesi di un rigo.
Lascia che ti dicano minore o sconosciuto
come fa il minuto quando passano le ore.
Io musico Orfei ed Alcesti perché questi hai musicato
perché fanno dire a me con un dire delicato
cosa mi è dato a vivere e cosa da morire
qual è il rischio e qual è il fine.
Io musico te soltanto e mentre canto
la mia pelle sembra frigger come burro
dentro suoni di padelle.
Questa è un’arte tua e del tuo bell’eroe francese
lui altro mai non chiese che una donna da salvare
e invece è me soltanto che ha salvato.
Io musico te soltanto.
Francesco Gazzè
ASCOLTA QUI LA CANZONE DI MAX GAZZÈ
Carinissima! 😁
"Mi piace""Mi piace"