Quando ho iniziato la mia attività, il dovere di rappresentare il nostro tempo era l’imperativo categorico d’ogni giovane scrittore. Pieno di buona volontà, cercavo d’immedesimarmi nell’energia spietata che muove la storia del nostro secolo, nelle sue vicende collettive e individuali. Cercavo di cogliere una sintonia tra il movimentato spettacolo del mondo, ora drammatico ora grottesco, … Leggi tutto Istruzioni per tagliare la testa all’opacità del mondo
delicatezza
Mi sento come distante
Mi sento come distante, voglio stendermi e tacere. Sono troppo nuda fra la gente che non mi vede. Strapperò un fiore, voglio sentire: fra le dita la solitudine che lo contiene. Maria Di Lanno