Tremare per una foglia,
pensare che il delirio è un peccato,
poi farsi vento, un vento di ambra pura…
Ci sono le colonne del mistero
nel nostro io, e ti ricordo freddo
come una grossa palla di paura,
eppure mi piacevi e avrei sepolto
nei grandi occhi pieni di coraggio
quella malinconia che tu sapevi
mentre mi domandavo «è proprio cieco
tanto da non vedere il mio pensiero?»
Infine io ti ho dato il monumento
dei miei paesi, troppi e maledetti,
tu andasti verso l’Africa lontana
e poi non ti ho mai visto ritornare.
Alda Merini