«Ci sono persone che non credono niente fin dalla nascita. Ciò non toglie che tali persone agiscano, facciano qualcosa della loro vita, si occupino di qualcosa, producano qualcosa. Altre persone invece hanno il vizio di credere: i doveri si concretizzano davanti ai loro occhi in ideali da realizzare. Se un bel giorno costoro non credono più – magari piano piano, attraverso una serie successiva, logica o magari anche illogica, di disillusioni – ecco che riscoprono quel “nulla” che per altri è stato sempre, invece, così naturale.»
PierPaolo Pasolini
Credere ti da una marcia in più, non credere ti fa sentire libero… Scelgo la libertà
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ma anche tu, a modo tuo, credi.
eccome se credi!
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Credere di non credere è, a suo modo, una credenza e la libertà può esprimersi in ogni direzione: che qualcosa sia, che qualcosa non sia o che qualcosa sia altrimenti da come ci appare, altrimenti da come vorrebbero farci credere che fosse.
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contorta ma saggia
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❤
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Forse perché estrapolato da un contesto più ampio ma questo pensiero di PPP mi sembra piuttosto banale, lapalissiano
(naturalmente può essere che io non ne colga la profondità)
ml
ml
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in effetti questo brano è la premessa a una considerazione più ampia, che analizza il modo in cui le persone che gradualmente o improvvisamente perdono il proprio sistema di riferimento reagiscono inventandosi un nuovo conformismo.
ma comunque credo che pochi riflettano su quanto possa essere spaventosa la consapevolezza…
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