Darwinismo puro


C_ Probabilmente lavorerò anche su un antischizofrenico

Così, qualora fossi interessato

Niente acne all’orizzonte

D_ Lavori su tutti “anti”

Che fatica

Quanta chimica

Comunque dovete capire una cosa: andate all’origine dei problemi

Se risolvete l’acne, non ci saranno più schizofrenici

Lo so che fate meno soldi

Ma mettetevi una mano sul cuore

C_ Ma no, qualche brufolo, che sarà mai

D_ Eh, perché non li hai avuti

Se no saresti anche tu come me

C_ È la selezione naturale, Domenico. Darwinismo puro.

La natura regolerà il problema, sul lungo periodo.

D_ No

Perché l’acne arriva in età troppo precoce

Poi passa

Ti riproduci

E generi altri esseri acneici

Il ciclo non si chiuderà mai

Se non intervenite voi big pharma

Dovete sostituirvi a Dio

Per una buona causa

C_ Ma no. Come si potrebbe avvertire la fortuna se non attraverso la sfortuna?

D_ Sono abbastanza d’accordo

Ma perdete tempo su antischizofrenici e antitumorali

Quando c’è prima l’acne da risolvere

C_ Serve il debole per sentirsi forte, il povero per sentirsi ricco, il brutto per sentirsi bello… e il portatore di acne per capire di avere la pelle come la buccia di una pesca

D_ Sempre più poeta

9 pensieri su “Darwinismo puro

      1. Inconsciamente, sicuramente agisco anch’io così! Ci si sente migliori soprattutto quando ci si specchia negli altri, quando sono proprio gli altri a dircelo anche esplicitamente. Però, la mia ragione-cinica, o forse la mia coscienza (non lo so), mi dice che non è giusto, e che dovremmo imparare da soli a riconoscere quanto valiamo, indipendentemente dagli altri.
        Poi si dice pure quell’altra cosa, che solo attraverso gli altri ci si rende conto dei propri limiti. Allora sì, va a finire che mi trovo d’accordo con il tuo commento 😂 ci stavo ragionando mentre scrivevo. Tuttavia la mia ragione cinica vorrebbe sempre averla vinta lei.

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      2. io non penso sorga tutta da sola: ci sono ragioni precise per cui gli altri ci instillano l’insicurezza, quando siamo bambini.
        il problema è che poi, crescendo, cerchiamo di seppellirla, seppellirla, seppellirla, perché non ci piace vederla.
        ma così facendo la nutriamo con un humus che la rende ancora più forte e pervicace. e la piantina spunta dal terreno. la vediamo bene anche se ci siamo dimenticati dov’è che aveva messo radici.
        dandoci fastidio ma non potendo seppellirla ulteriormente, proviamo a far finta che non ci sia, persino quando butta i rami (nel frattempo è diventata un albero!) davanti alla finestra.
        quei rami ci fanno vedere le cose con minor chiarezza, le capiamo meno, e per questo si crea un distacco dalla realtà.
        quando ci siamo completamente dimenticati di come nacque quella piantina diventata una quercia, chiamiamo il distacco “ragione cinica”.

        grazie per l’applauso

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      3. “grazie per l’applauso” 😂
        Ti sei espresso per metafora, una carinissima (non potevo dire bella) metafora! Hai seguito il consiglio del film “Il Postino”👍

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