C_ Probabilmente lavorerò anche su un antischizofrenico
Così, qualora fossi interessato
Niente acne all’orizzonte
D_ Lavori su tutti “anti”
Che fatica
Quanta chimica
Comunque dovete capire una cosa: andate all’origine dei problemi
Se risolvete l’acne, non ci saranno più schizofrenici
Lo so che fate meno soldi
Ma mettetevi una mano sul cuore
C_ Ma no, qualche brufolo, che sarà mai
D_ Eh, perché non li hai avuti
Se no saresti anche tu come me
C_ È la selezione naturale, Domenico. Darwinismo puro.
La natura regolerà il problema, sul lungo periodo.
D_ No
Perché l’acne arriva in età troppo precoce
Poi passa
Ti riproduci
E generi altri esseri acneici
Il ciclo non si chiuderà mai
Se non intervenite voi big pharma
Dovete sostituirvi a Dio
Per una buona causa
C_ Ma no. Come si potrebbe avvertire la fortuna se non attraverso la sfortuna?
D_ Sono abbastanza d’accordo
Ma perdete tempo su antischizofrenici e antitumorali
Quando c’è prima l’acne da risolvere
C_ Serve il debole per sentirsi forte, il povero per sentirsi ricco, il brutto per sentirsi bello… e il portatore di acne per capire di avere la pelle come la buccia di una pesca
A volte serve qualcuno per sentirsi qualcosa.
Qualcosa anche di nuovo, di diverso. Altrimenti resterai sempre la stessa cosa.
E gli altri, comunque, sono la misura della tua essenza.
Inconsciamente, sicuramente agisco anch’io così! Ci si sente migliori soprattutto quando ci si specchia negli altri, quando sono proprio gli altri a dircelo anche esplicitamente. Però, la mia ragione-cinica, o forse la mia coscienza (non lo so), mi dice che non è giusto, e che dovremmo imparare da soli a riconoscere quanto valiamo, indipendentemente dagli altri.
Poi si dice pure quell’altra cosa, che solo attraverso gli altri ci si rende conto dei propri limiti. Allora sì, va a finire che mi trovo d’accordo con il tuo commento 😂 ci stavo ragionando mentre scrivevo. Tuttavia la mia ragione cinica vorrebbe sempre averla vinta lei.
io non penso sorga tutta da sola: ci sono ragioni precise per cui gli altri ci instillano l’insicurezza, quando siamo bambini.
il problema è che poi, crescendo, cerchiamo di seppellirla, seppellirla, seppellirla, perché non ci piace vederla.
ma così facendo la nutriamo con un humus che la rende ancora più forte e pervicace. e la piantina spunta dal terreno. la vediamo bene anche se ci siamo dimenticati dov’è che aveva messo radici.
dandoci fastidio ma non potendo seppellirla ulteriormente, proviamo a far finta che non ci sia, persino quando butta i rami (nel frattempo è diventata un albero!) davanti alla finestra.
quei rami ci fanno vedere le cose con minor chiarezza, le capiamo meno, e per questo si crea un distacco dalla realtà.
quando ci siamo completamente dimenticati di come nacque quella piantina diventata una quercia, chiamiamo il distacco “ragione cinica”.
“grazie per l’applauso” 😂
Ti sei espresso per metafora, una carinissima (non potevo dire bella) metafora! Hai seguito il consiglio del film “Il Postino”👍
Io dico che, se serve veramente qualcuno per sentirsi qualcosa, allora non si è nessuno 🙅
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A volte serve qualcuno per sentirsi qualcosa.
Qualcosa anche di nuovo, di diverso. Altrimenti resterai sempre la stessa cosa.
E gli altri, comunque, sono la misura della tua essenza.
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Inconsciamente, sicuramente agisco anch’io così! Ci si sente migliori soprattutto quando ci si specchia negli altri, quando sono proprio gli altri a dircelo anche esplicitamente. Però, la mia ragione-cinica, o forse la mia coscienza (non lo so), mi dice che non è giusto, e che dovremmo imparare da soli a riconoscere quanto valiamo, indipendentemente dagli altri.
Poi si dice pure quell’altra cosa, che solo attraverso gli altri ci si rende conto dei propri limiti. Allora sì, va a finire che mi trovo d’accordo con il tuo commento 😂 ci stavo ragionando mentre scrivevo. Tuttavia la mia ragione cinica vorrebbe sempre averla vinta lei.
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L’insicurezza ama travestirsi da ragione cinica.
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È probabile 😮 sorge tutta da sola, eh.
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io non penso sorga tutta da sola: ci sono ragioni precise per cui gli altri ci instillano l’insicurezza, quando siamo bambini.
il problema è che poi, crescendo, cerchiamo di seppellirla, seppellirla, seppellirla, perché non ci piace vederla.
ma così facendo la nutriamo con un humus che la rende ancora più forte e pervicace. e la piantina spunta dal terreno. la vediamo bene anche se ci siamo dimenticati dov’è che aveva messo radici.
dandoci fastidio ma non potendo seppellirla ulteriormente, proviamo a far finta che non ci sia, persino quando butta i rami (nel frattempo è diventata un albero!) davanti alla finestra.
quei rami ci fanno vedere le cose con minor chiarezza, le capiamo meno, e per questo si crea un distacco dalla realtà.
quando ci siamo completamente dimenticati di come nacque quella piantina diventata una quercia, chiamiamo il distacco “ragione cinica”.
grazie per l’applauso
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“grazie per l’applauso” 😂
Ti sei espresso per metafora, una carinissima (non potevo dire bella) metafora! Hai seguito il consiglio del film “Il Postino”👍
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tutto wordpress è una metafora di qualcosa
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Mo pure wordpress 😮 in effetti, riflette sempre il mondo… e che mondo!
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